Il pianeta più piccolo del sistema solare è Mercurio. Questo pianeta minuscolo ha un diametro di circa 4.880 chilometri (3.032 miglia), rendendolo il pianeta meno massiccio, con una massa di circa 0,055 volte quella della Terra. La piccola dimensione di Mercurio e la sua vicinanza al Sole contribuiscono alle sue caratteristiche uniche.
Mercurio è il pianeta più vicino al Sole, orbitando a una distanza media di circa 57.91 milioni di chilometri (36 milioni di miglia). A causa della sua atmosfera sottile, non può trattenere il calore, il che porta a variazioni estreme di temperatura. Le temperature diurne possono raggiungere fino a 430 gradi Celsius (800 gradi Fahrenheit), mentre le temperature notturne possono scendere a circa -180 gradi Celsius (-290 gradi Fahrenheit).
La superficie di Mercurio è pesantemente craterizzata e assomiglia a quella della Luna, indicando che non ha subito molta attività geologica dalla sua formazione. È un pianeta roccioso, composto principalmente da ferro, il che spiega la sua alta densità. Nonostante sia così vicino al Sole, Mercurio ha un campo magnetico relativamente debole, circa l'1% della forza del campo magnetico terrestre.
Mercurio ha un'orbita ellittica molto eccentrica, portando a un ciclo giorno-notte unico. Un giorno su Mercurio (il tempo necessario affinché Mercurio ruoti una volta attorno al proprio asse) dura circa 176 giorni terrestri, mentre un anno (il tempo necessario per orbitare attorno al Sole) dura solo circa 88 giorni terrestri. Questo significa che un giorno su Mercurio è più lungo di un anno su Mercurio! Interessante notare che Mercurio ha una risonanza spin-orbita di 3:2, il che significa che ruota tre volte attorno al proprio asse per ogni due orbite completate attorno al Sole.
Uno degli aspetti affascinanti di Mercurio è la sua mancanza di lune. A differenza di molti altri pianeti del sistema solare, che possono avere più satelliti naturali, Mercurio non ne ha. Gli scienziati ritengono che ciò possa essere dovuto alla sua vicinanza al Sole, dove le forze gravitazionali hanno probabilmente impedito la formazione stabile di eventuali lune.
Nonostante le sue piccole dimensioni, Mercurio ha un notevole interesse geologico. Nel 2008, la sonda MESSENGER della NASA è stata la prima a orbitare intorno a Mercurio, mappando con successo la sua superficie e rivelando la sua composizione. Le scoperte hanno fornito informazioni sulla storia e l'evoluzione del pianeta e sul suo ruolo nel sistema solare primordiale, sfidando le precedenti assunzioni sulla formazione dei pianeti.